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24 febbraio 2010

GAMBOA Y GAMBOA


PARA LOS QUE PUEDEN LEER EN ESPAÑOL
Quando una mia carissima amica si è recata a prenotarmi l'ultimo libro di Gamboa, presso una libreria che vende romanzi in lingua originale si è sentita chiedere: "Quale Gamboa?"
Ora, per me era naturale che il Gamboa di riferimento fosse Santiago, ma l'implacabile computer del negozio ne segnalava altri con lo stesso cognome ed è stato soltanto fornendo anche il titolo (Necrópolis) che la prenotazione è andata a buon fine, senza equivoci di sorta.
Il romanzo mi è arrivato oggi (finalmente).
Di questo scrittore colombiano, autore del giallo "Perdere è una questione di metodo" (1998), mi ha colpito un passo di un'intervista che rilasciò nel 2001 al Boston Review: " Sì, lo scrivere è un'arte individualistica – uno scrittore riporta esperienze che gli sono distintive. Ma in una prospettiva più ampia, le sue osservazioni ed esperienze sono una parte di un mosaico sociale completo. E una volta trasformato in narrativa, formano parte di un patrimonio comune, disponibile a ciascuno nella cultura".
Ebbene, questo Gamboa, il "colombiano" Gamboa, con questo romanzo ha vinto nel settembre scorso il Premio de Novela “La otra orilla” (l’altro confine), istituito dal Gruppo Editoriale Norma e dall'Associazione per la Promozione delle Arti (Proartes), con l'obiettivo di promuovere gli scrittori ispanofoni che, attraverso un romanzo inedito, vogliano contribuire all'arricchimento del patrimonio culturale scritto.
Sono sicura che le esperienze di Santiago non mancheranno di arricchire anche questo libro, considerando che stiamo parlando di uno scrittore realmente cittadino del mondo o, come qualcuno lo ha meglio definito, migrante per natura, avendo vissuto a Madrid, Parigi e Roma e risiedendo attualmente in India.
Appena terminerò la lettura di Morte no estadio del portoghese F.J. Viegas (giallo anche questo cercato con molta caparbietà), inizierò Necrópolis.

Avete visto la copertina? Non vi ricorda quelle di un famoso editore di casa nostra? Ebbene, speriamo che questo possa servire da stimolo perché il romanzo venga presto tradotto anche in italiano, per quelli che non possono leggerlo in spagnolo.

Vi starete chiedendo dell'altro Gamboa...
Ebbene sì, confermo che ne esiste un altro, anche lui ovviamente ispanofono e ganador de la cuarta edición del Premio...
QUESTO LO SVELERO' PROSSIMAMENTE, PARA LOS QUE NO PUEDEN LEER EN ESPAÑOL ABBIAMO ANCORA TEMPO PER PARLARNE.
P.S. Un grazie di cuore a Paola e Giuliana.

2 commenti:

MJ FALCÃO ha detto...

Vabene, lo seguo pure...
So che sarà buono anchje questo!
Bacini

Nela San ha detto...

Grazie MJ,
molto carina come sempre, a dire il vero questo è un blog che avevo, ehm, abbandonato.
Ma non si sa mai...magari lo riprendo
Bye&besos

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